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Itinerario Francescano

Come principale spunto per un suggestivo viaggio alla scoperta dell’intensa relazione che ci fu tra il Santo Patrono d’Italia e la terra emiliano-romagnola, senza dubbio il consiglio è quello di volgere lo sguardo - e la direzione di marcia - verso quello che fu un percorso probabilmente più volte battuto dallo stesso Francesco e i suoi compagni. Questo percorso che da La Verna porta a Rimini e viceversa, attraversando tutta la Valmarecchia e il Montefeltro tra borghi antichi e scorci mozzafiato, oggi è comunemente conosciuto come il Cammino di San Francesco.

Il cammino che si snoda lungo il percorso di antiche vie di comunicazione innestandosi per buona parte con il cammino di San Vicinio, ha rappresentato anche una delle prime direttrici di diffusione del ministero errante del Santo dai luoghi del Centro italia verso il Nord. Per questo motivo - ancora oggi - percorrerlo o più semplicemente visitarlo nelle sue tappe principali, può risultare un’occasione rara da cogliere non solo come piacevole scoperta dei luoghi in cui il Santo soggiornò, ma anche come fonte di nuova e profonda ispirazione.

L’itinerario può partire da Rimini, a un passo dal mare. È qui, infatti, nello splendido capolavoro del Leon Battista Alberti rappresentato dal Tempio Malatestiano, che ritroviamo una prima importante traccia della presenza francescana. Il Tempio rinascimentale, infatti, è costruito letteralmente attorno a una ben più antica chiesa gotica dedicata proprio al Santo d’Assisi e di cui rimane per altro uno splendido crocifisso attribuito a Giotto. Sempre a Rimini, un altro luogo legato all’itinerario francescano merita sicuramente una visita: il tempietto di Sant’Antonio eretto nel ‘500 esattamente sul luogo in cui la leggenda narra del miracoloso episodio della mula. Nella vulgata, infatti, mentre il Santo era intento nella sua predicazione di strada davanti a numerosi devoti, proprio al momento dell’Offertorio passò da quelle parti anche un villico con al laccio la sua mula e mentre il primo – con fare sprezzante - non si sarebbe nemmeno fermato, la mula si inginocchiò in segno di rispetto davanti al Santo e all’ostia consacrata.

Muovendosi da Rimini, la seconda tappa dell’itinerario è invece lo splendido borgo medievale di Verucchio dove è visitabile il più antico luogo francescano dell’Emilia-Romagna: il Convento di Santa Croce. Qui si narra che nel maggio del 1213 Francesco d’Assisi in viaggio da Rimini a San Leo dove ebbe in dono il monte della Verna, il Santo si fermò per riposare un poco. Impiantando nel terreno il bastone del viandante che lo aveva aiutato fino a quel momento, leggenda vuole che proprio da quel legno prendesse vita un cipresso. Poco dopo la morte di San Francesco i suoi frati iniziarono a dimorare in questo luogo prodigioso dove, nel chiostro del futuro convento, è ancora oggi visitabile il bel cipresso monumentale ormai divenuto secolare.

Terza tappa dell’itinerario è senza dubbio la Chiesa e Convento di Sant’Igne, luogo di pace e suggestivo esempio di architettura romanica. Il piccolo complesso conventuale, oggi non più abitato dai frati, sorge a pochi passi dallo sperone di San Leo lungo la strada di crinale che proviene da Tausano. La leggenda narra che nei pressi della radura dove sorgerà nel 1244 Sant’Igne, passasse il Santo – diretto a San Leo - in una notte di tempesta. Nel buio e nel maltempo, unico riferimento sul sentiero fu una luce, come un fioco fuoco, sufficiente comunque a condurre sano e salvo il Santo fino ai piedi dell’immane rupe della città di San Leo dove Francesco riceverà in dono il Monte La Verna dal Conte Orlando Catani di Chiusi. Giunti in paese, assolutamente da visitare sono anche la splendida Pieve di San Leo, il Duomo di San Leo e, ovviamente, la celeberrima Fortezza.

La quarta tappa dell’itinerario incrocia il suggestivo borgo di Sant’Agata Feltria con la sua splendida rocca che ricorda vagamente un castello delle fate. Qui nel 1575 fu fondato per volere dei Fregoso il convento dei Cappuccini, convento ancora visitabile e che ospita un centro di accoglienza e ospitalità completamente restaurato ideale per periodi di raccoglimento, studio e preghiera.

Ultima tappa di questo itinerario è infine un luogo che punta all’essenza della più profonda spiritualità: l’Eremo di Sant’Alberico. È noto che l’eremo sia stato anche luogo di passaggio di San Francesco il quale per dirigersi verso il monte della Verna da San Leo, percorse il sentiero che dal monastero della Cella di San Giovanni Battista conduce all’eremo di S.Alberico per poi raggiungere il paese delle Balze. A 1147 metri sul livello del mare e completamente immerso nella natura, l’Eremo accoglie ancora oggi tutti coloro che vogliano fare esperienza di preghiera, silenzio e fraternità.