Visita guidata alla Pieve Matildica di Toano

Comune di Toano

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Considerata la Pieve più bella dell'Appennino reggiano, secondo lo studioso Alcide Spaggiari, la Pieve di Toano è “il monumento perfetto, completo ed integro di arte canusina sull’Appennino”.
Il primo atto ufficiale che documenta l’esistenza della Pieve è un diploma dell’Imperatore Ottone II, del 14 Ottobre 980 d.c. Non è possibile stabilire con esattezza da quanto tempo esistesse la Pieve perché non sono stati rinvenuti documenti anteriori che la menzionino.
Colpisce la semplicità delle linee architettoniche, che conferiscono al monumento particolare solennità, di una bellezza tipicamente romanico-lombarda. Ha fronte a capanna e copertura in lastre di arenaria locale. L’interno è caratterizzato da una nuda spazialità che ci porta in un’atmosfera di tempi lontani. Lo spazio è diviso in tre navate, distinte da due ordini di massicce colonne con ampie arcate a tutto sesto. Le colonne sono sovrastate da capitelli di notevole pregio storico-artistico, decorati con intrecci tipici dell’ars canusina. Tali decorazioni richiamano motivi bizantino-ravennati, intrecci canusini, figure primitive a tutto rilievo e motivi con foglie stilizzate di acanto e tralci d’uva.
In occasione di Monasteri Aperti 2025 sarà possibile visitare la Pieve ed anche lo spazio esterno con gli scavi effettuati dalle Università di Bologna e Verona che hanno riportato alla luce interessanti scoperte.
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